Prima Guerra Mondiale
Lord Montgomery Falsworth, spia al servizio di Sua
Maestà, combatte indossando un costume che riproduce i colori della bandiera
nazionale: nasce la leggenda di Union Jack.
Seconda Guerra Mondiale
Lord Falsworth indossa nuovamente i panni di Union
Jack per affrontare la minaccia nazista.
Durante uno scontro con il vampiro nazista noto come Barone Sangue Lord Falsworth perde l'uso delle gambe. L'onore, e l'onere, di
indossare i panni di Union Jack per difendere la terra d'Albione passa a suo
figlio: Brian.
Anno 1953
Brian Falsworth muore in un incidente d'auto.
Pochi anni fa
Joey Chapman, studente d'arte e figlio di un operaio dei dock di
Londra, si trova a rivestire il ruolo vacante di Union Jack per aiutare Capitan
America ad affrontare un redivivo Barone Sangue.
In seguito Joey viene toccato dal Pendragon, lo
spirito della natura, lo stesso potere che dava vita alle eroiche gesta dei
cavalieri della Tavola Rotonda. La terra è ferita dall'insensato comportamento
dell'umanità, che continua a sfruttare senza remore le sue risorse, per questo
l'entità nota come Cavaliere Verde ha scelto Union Jack ed altri perché in essi
riviva lo spirito degli antichi cavalieri.
MARVELIT presenta:
#2 - FUOCHI NELLA NOTTE
Parte Seconda: “Geniali dilettanti in selvaggia parata”
di Paolo Santucci
e Giuseppe Felici rossointoccabile
* * *
Ora
Claire Duglas apre gli occhi e quel che vede è un
soffitto sconosciuto. Prova ad alzarsi ma un improvviso giramento di testa le
impedisce di completare l'azione. I suoi muscoli non sono in grado di
sorreggerla, se ne rende conto immediatamente.
“Sei ancora troppo debole, dammi retta: resta a letto!”
- La voce è conosciuta ma ... Joey?!
È proprio il viso del suo collega di corso quello che vede voltandosi.
“Joey … come sono finita qui?”
“Bé, questo dovresti dirmelo tu: ti ho trovata priva
di conoscienza in un vicolo nei pressi del mio
appartamento. È già una fortuna che ti abbia trovato io, ma come ci sei
finita?”
“Sono stata aggredita da … dei teppisti. Prima di perdere i sensi ricordo
d'aver visto quel super-eroe … Union Jack!”
“Chi?! Vuoi dire che esiste sul serio? Cioè, c'è un tizio che gira per Londra
in calzamaglia? Wow, sono contento di non essere passato di lì prima!”
“Joey … non scherzare, sto parlando sul serio lui …”
“Me lo dirai dopo, dolcezza, ora dormi hai bisogno di riprendere le forze.”
Poco dopo
Joey è a casa di Romany Wisdom,
la sua ragazza … o almeno lo è tra una lite e l'altra.
Sono nel suo studio. Lei è seduta davanti al portatile mentre lui è in piedi
alle sue spalle, chino verso il monitor.
“Ancora non riesco a credere che ti stò aiutando
ancora, Chapman! Invece di convincerti a smetterla di rischiare il culo in
calzamaglia, io ti aiuto!”
“Dai Thomas è fuori città, sai benissimo che non ho altri contatti in polizia:
senza il tuo aiuto non potrei tenermi aggiornato sullo spaccio di LF.”
“Quello stronzo di Thomas poteva fare benissimo a meno di passarti questa
patata bollente e poi sparire … un vero amico … e poi io sono un'occultista,
Chapman, e non un hacker, ricordi?” Risponde, voltandosi improvvisamente e
puntando l'indice sul petto di Joey, sorpreso nonostante i riflessi al limite
del super-umano conferitigli dal potere di Pendragon.
“Benissimo: dopo il 'vampiresco' incontro di ieri notte, il caso è perfetto per
i tuoi X-Files o Dipartimento delle Morti Insolite o come cavolo
lo chiamate!” Ribatte avvicinando il viso a quello di lei, quasi a far sfiorare
i due nasi.
Il dito di Romany si discosta dal petto ed i suoi
occhi sono divisi tra lo sguardo e la bocca di Joey. La sua aura di sicurezza è
spezzata per un istante ma lei prende le distanze, si aggiusta gli occhiali e,
dopo un sospiro, risponde seria:
“Già, come sta la ragazza?”
“Mmh … bene, ma mi ha mentito: ha detto di essere
stata aggredita da dei teppisti e non da vampiri.” Da una parte è contento di
avere ancora un certo 'effetto' su Romany, dall'altra
è dannatamente irritato perché lei si è ritratta.
“Non c'è nulla di strano: probabilmente teme d'essere presa per pazza.”
“Forse … ma, in questo caso, non avrebbe nominato nemmeno Union Jack. Comunque
che ci faceva in quel vicolo? Non è certo un posto abitualmente frequentato da
studentesse! E perché l'hanno aggredita? È una misera preda per tre vampiri...
e poi non dovevano essere molto affamati se sono fuggiti appena mi sono fatto
vivo, non credi?”
Casa di Joey Chapman
Claire è ancora distesa sul letto, a fissare quel soffitto sconosciuto,
le braccia dietro la testa e le dita del piede destro che giocherellano con
quello del sinistro.
- Che cavolo mi è successo ieri notte? Dio … quei pusher erano veramente
vampiri o è colpa di tutto quel merdoso LF che ho preso? E perché me ne sono
uscita con quella faccenda di Union Jack? Chapman mi avrà presa per pazza!
Chiude gli occhi e girandosi su un fianco si rannicchia in posizione
fetale.
- Merda! La cosa peggiore è che l'unica cosa che vorrei adesso è essere
tenuta tra le braccia di Mike, vorrei che fosse qui a stringermi finché non è
tutto passato.
Una lacrima abbandona l'occhio ed inizia a disegnare un arco lungo la
guancia di Claire ma la sua corsa è improvvisamente deviata quando il corpo
della ragazza è scosso da una violenta convulsione. Come la notte precedente il
sangue nelle sue vene si agita come fesse creatura viva.
Cio che lei ode è il rombo del sangue nelle sue
orecchie e in quel frastuono mille voci che la chiamano. Il sangue fa rumore,
un rumore così forte che lei non può udire nemmeno le sue stesse grida.
La porta si spalanca ed una figura si porta rapidamente presso il letto.
- È di nuovo lui? No, il viso …
“… Joey … aiuto …” Riesce a dire, riacquisendo parzialmente padronanza di
sé.
“Che succede, Claire? Dimmi cos'hai.”
“L … Lich … Liquid Fire …
ne ho bisogno … ho bisogno di una dose di LF.”
È scossa da un violento tremore e madida di sudore. Continua a piangere ed
implorare per una dose che Joey non può fornirle. Lui si chiede cosa può fare per
aiutarla; sentendosi vinto dall'impotenza sceglie di agire umanamente più che
praticamente e la stringe tra le braccia.
L'abbraccio ha un imprevisto effetto terapeutico: le convulsioni, pian piano,
cessano e Claire si rilassa fino ad addormentarsi.
“… quindi credo sia stata l'influenza della scintilla di Pendragon che è in te a calmarla.” Ed il discorso di Romany, prosegue nei suoi pensieri:
- … e deve proprio essere una scintillina, amore mio, perché i tuoi modi
sono tutto fuorché quelli di un cavaliere!
Prosegue a passo spedito scartando a destra e manca in maniera inaspettata:
fa di tutto per evitare di camminare con Joey fianco a fianco. Lui la segue più
divertito che indispettito.
“Mmh … plausibile. Senti, è quasi ora di pranzo e non
succede nulla se i risultati di quelle analisi aspettano un'ora o due: che ne
dici se ci prendiamo fish & chips a quel
chioschetto e ce le pappiamo nel parco? … offro io!”
Lei guarda il cd che hanno appena ritirato e che tiene in mano. Poi il suo
sguardo si sposta prima sul chiosco, poi sul parco ed, in fine, sul viso di
lui. A questo punto sospira e dice:
“Uh?! Bé … perché no?”
- Dopo tutto nemmeno io sono propriamente una 'damigella in pericolo'.
I due consumano il pasto improvvisato seduti su una panchina. Joey si
destreggia tra gli attacchi verbali di Romany
rispondendole a tono o glissando a seconda dell'argomento: è un tipo di
scaramuccia che ha combattuto ormai molte volte ed in fondo gli piace.
Anche lei è divertita da questa sorta di gioco ed il suo atteggiamento passa
gradualmente dal caustico al divertito. Una patatina rubata da Joey è la scusa
per avvicinarsi e le labbra dei due amanti, tacitamente complici, si sfiorano
per poi congiungersi in un bacio.
Il solito pensiero si affaccia alla mente di Joey Chapman:
- Durerà o, come al solito, è la quiete prima della tempesta … tra una
tempesta e l'altra?
La lampada si infrange violentemente contro la parete: Joey la evitata per un
soffio.
- Decisamente non è stata una gran cosa parlare di Union Jack subito dopo aver
fatto l'amore! Forse però dovrei farle notare che è senz'altro meno pericoloso
affrontare un vampiro piuttosto che lei incazzata. Eh! Eh! Probabilmente un
uomo comune non spravviverebbe ad una relazione con Romany Wisdom … d'altro canto il
potere di Pendragon non mi protegge certo dai 'colpi
bassi'!
“Sparisci Chapman, fuori! Vai a farti squartare da un vampiro, casca giù da
un tetto, fatti picchiare a morte da un altro idiota in calzamaglia, ma fallo
lontano da me!”
“Dai, potresti al meno aiutarmi con quelle analisi, no? Fallo per Claire!”
Romany è paonazza, raramente è stata cosi infuriata
con l'uomo che ama … l'uomo che non vorrebbe amare … però mette la
rabbia da parte, per ora, aiutare la ragazza è la cosa più importante in questo
momento, quindi risponde:
“È l'ultima, Chapman, dopodiché sei fuori!” E tira all'inerme super-eroe i suoi
abiti. Poi si cinge nel lenzuolo ed inserisce il cd nel portatile.
“Dai, non mi dire che l'occultista che è in te non è incuriosita! Dei vampiri
pusher … mai sentito nulla di simile prima!” Dice lui rivestendosi rapidamente
e cercando di allentare la tensione.
“Piantala di ciarlare e vieni a guardare qui: sono le analisi del sangue di
Claire, c'è anche una ripresa al microscopio elettronico.”
Si avvicina, ancora un po’ intimorito, abbottonandosi la camicia.
“Per me potrebbe essere anche un videogioco, che accidenti significa?”
“È infettata da una variante dell'agente virale che trasforma gli uomini in
vampiri. Parte delle cellule nel suo sangue sono del tutto aliene all'organismo
umano.”
“E da questo concludi che … ?”
“Credo che il Liquid Fire sia sintetizzato dal sangue
dei vampiri!”
“Figli di …”
La vita di Claire ha preso una strana piega e sembra voler diventare sempre più
bizzarra: la tossicodipendenza, i vampiri, il super-eroe ed ora Joey Chapman
che le dice di essere una specie di poliziotto infiltrato e che ha bisogno del
suo aiuto per fermare il traffico di LF.
“Vedi, Claire, l'uso di questa nuova droga si è diffuso molto rapidamente ma
anche in maniera anomala, è difficile trovarla e non siamo riusciti a
procurarcene nemmeno un campione.”
- E tu non crederai mai a tutta questa serie di balle! Forse dovrei
semplicemente dirti che sono Union Jack.
Non troppo tempo dopo
Union Jack distrugge, gettandole nella fogna, altre dosi di LF, strappate a spacciatori umani. È la terza volta che ha sorpreso degli spacciatori quella sera, meno di quanto non sia successo negli ultimi giorni. Alcuni altri sintomi fanno ben sperare, il traffico è seriamente minato.
Altrove
Claire passeggia nervosamente su e giù per l’appartamento di Joey. Vorrebbe disperatamente una dose di Liquid Fire.
Improvvisamente nota un movimento alla finestra. Si volta, incuriosita, ma poi ci ripensa e continua ad agitarsi, nervosa. Il movimento fuori dalla finestra, o qualsiasi cosa sia si ripete. Claire vi si dirige incuriosita. Vuol vedere di cosa si tratta.
Poco dopo
Joey Chapman, Union Jack, rientra a casa di buon umore, vista la riuscita delle sue ultime uscite notturne.
Appena entrato nota Claire seduta sul divano, immobile e il suo umore peggiora nettamente. Joey si precipita verso di lei, ma appena la tocca lei si scuote, quasi fosse soprappensiero.
- Tutto bene?
- Si, giusto…
Qualcuno suona il campanello.
Joey, scocciato si dirige verso la porta. Apre, davanti a lui un perfetto sconosciuto.
- Mike. – Urla Claire, gettandosi tra le sue braccia.
Continua...
Note dell'autore
Questo episodio presenta qualche difetto, tra cui il fatto di essere stato scritto a due più due mani invece che a quattro. Ho cercato di intervenire il meno possibile sull’opera di Paolo, aggiungendo poche, brevi scene. Il grosso del mio lavoro arriverà dal prossimo episodio. Temo che la separazione tra una parte e l’altra si noti, anche se continuerò a limare fino all’istante della pubblicazione. Ma questa storia meritava di essere narrata e qualche sbavatura è, temo, lo scotto che paghiamo per il passaggio da un autore all’altro in corso d’opera.
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